Lightbox Effect

martedì 29 luglio 2014

Nubi Nottilucenti!

Le Nubi Nottilucenti non sono propriamente una materia astronomica, ma la loro origine è tracciabile a qualcosa che con l'astronomia c'entra molto, le meteore.

Ma facciamo un passo indietro, altrimenti si rischia di correre troppo. Queste nubi sono le più alte della nostra atmosfera, localizzabili a circa 75-85 Km dal suolo(!), nella regione denominata mesosfera. Infatti la loro denominazione in inglese è Polar Mesospheric Clouds, ovvero Nubi Polari Mesosferiche. Questa definizione ci fornisce anche una ulteriore indicazione su dove rintracciarle: la loro fascia principale di visibilità infatti si trova alle alte latitudini, dai 50° N ai 70° N. In rare occasioni si sono spinte anche più a sud, ma ci sono pochi rapporti al riguardo.
(©2014 P-M Hedén - Svezia)

Nella foto sopra possiamo ammirarle in tutta la loro straordinaria bellezza! Sembrano, come l'autore stesso ha suggerito, delle 'Vene del Paradiso' per il loro aspetto. Un altro soprannome noto per queste strutture è 'Fulmini Congelati', e personalmente dico che sono entrambi appropriati.

Ma, tornando un attimo all'apertura dell'articolo, perchè ho citato le meteore in questo argomento? Un po' di storia, in breve. Non erano mai state notate prima del 1885, anno della disastrosa eruzione del vulcano Krakatoa in Indonesia. Si pensò quindi che si generassero addensandosi intorno alle polveri spinte sin così in alto dall'eruzione stessa. Ma poi anche ad anni di distanza, le stesse continuavano ad apparire, e studi decisamente più recenti hanno illustrato una nuova e più concreta possibilità.
Perchè le meteore? Per la loro genesi. Le Nubi Nottilucenti sono infatti composte di piccolissimi cristalli di acqua ghiacciata, non più grandi di 100 nanometri (1 nanometro = 1 miliardesimo di metro, o 1 milionesimo di millimetro) e da polveri finissime sospese a quelle altitudini.

Proprio queste polveri vanno a creare il primo nucleo di aggregazione per la formazione delle nubi mesosferiche, e sono polveri che derivano dalla disgregazione di micrometeoriti che entrano in contatto con l'atmosfera terrestre, rendendo questo fenomeno, in parte anche alieno! Poi entra in gioco l'ultimo fattore, le temperature estremamente negative, circa -120°C che sono necessarie per far condensare la bassissima percentuale d'umidità presente in loco (circa 1 milionesimo di quella del deserto del Sahara) in queste nubi.


Nell'immagine qui sopra (©NASA) possiamo vedere come appaiono invece dalla Stazione Spaziale Internazionale! E come loro stesse denotino chiaramente il passaggio dalla parte più alta della nostra atmosfera allo spazio vero e proprio (che per convenzione si fa partire dalla quota di 100km).

La loro struttura ha molteplici forme, alcune filamentose, come quelle nella prima foto, oppure altre che appaiono più granulose o con molti varchi interni. In questo sito trovate una esaustiva descrizione di tutte le varie tipologie oltre che ad altre stupende immagini!

La domanda che ci poniamo in conclusione d'articolo è: è possibile osservarle dal nostro paese? Possibile si, ma molto molto difficile. Innanzitutto sono favorite le regioni settentrionali, in particolar modo chi vive ad una elevazione sul livello del mare alta, e che abbia l'orizzonte orientale o occidentale sgombro da ostacoli come montagne o simili. Poi c'è solo da aspettare e avere pazienza: i mesi migliori sono quelli estivi, quando la mesosfera è più fredda (contrariamente a cosa si potrebbe pensare).
Si sono avuti rapporti di osservazioni a latutidini pari a quelle dell'Italia anche in altri continenti, come Asia e America, quindi la possibilità c'è, è solamente molto ristretta. Ma se doveste viaggiare verso nord in questo periodo, allora ricordatevi di 'buttare un occhio' da 30 a 45 minuti dopo il tramonto e lo stesso tempo prima dell'alba, quando il sole è tra i 6 e i 16 gradi sotto l'orizzonte locale.

G. Petricca

lunedì 14 luglio 2014

Venere e Mercurio all'alba

Abbiamo trattato in un articolo pochi giorni fa l'evento della congiunzione tra il pianeta Marte e la stella Spica, potete trovarlo facilmente scorrendo l'homepage del blog. Questa congiunzione è visibile di sera, e si apprezza particolarmente per il contrasto marcato tra l'azzurro della stella e l'arancio del pianeta. Ma, in questi giorni potremo ammirare anche un altro evento simile, ma al mattino, prima dell'alba.

Infatti i pianeti Mercurio e Venere domani saranno alla loro distanza minima per questa congiunzione, e potranno essere avvistati sin dalle 4:40 circa, come potete vedere nella mappa sottostante, riferita ad un orario vicino a questo.
(©Stellarium)

La direzione nella quale osservare è Est Sud Est (o più precisamente nei dintorni dei +60° di Azimuth, partendo da Nord), e se il cielo sarà sgombro non ci saranno problemi nell'individuare i due oggetti. Sarà facilissimo per Venere, vista la sua elevata magnitudine di -3.0 circa; un po' più complesso per Mercurio, molto più debole, che splenderà con un valore di circa -0.2.

Tuttavia, se utilizzate il più luminoso come riferimento, non dovreste trovare difficoltà. Un avvertimento che voglio dare è che per rintracciare Mercurio non serve un cielo necessariamente scuro, anche nelle prime luci dell'alba è abbastanza facile trovarlo. Quello che serve è un cielo terso, sgombro da nubi anche sottili, dato che, essendo molto debole, ad occhio nudo può risultare davvero sfuggente.

(EDIT in tempo -quasi- reale: ecco la foto della congiunzione tra i due pianeti, stamattina. Insieme alla Stazione Spaziale Internazionale che ha effettuato un transito nei nostri cieli.)

(©Autore)

Qui sopra, per prepararvi a quel che osserverete, ecco un mio scatto realizzato un paio di giorni fa, con Mercurio che si nota a malapena tra le montagne e l'ultima linea di nubi, mentre Venere è la cosa più visibile nell'intera fotografia! Anche se non riuscite ad osservarlo domattina, forse per il cielo coperto o altri problemi, sarà visibile per qualche giorno ancora, ma affrettatevi, dato che il pianeta più interno del Sistema Solare ripiomberà verso la stella!

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

Il Sole e la Luna in questa settimana

Eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica che si interessa, come il titolo può suggerire, di indicare gli orari di alba e tramonto del Sole per le principali città italiane. Stesso discorso viene fatto per la Luna, ma con l’unica differenza di riferire gli orari alla latitudine media della nostra nazione. All’occorrenza, saranno segnalate anche le macchie solari di importanza rilevante, con gli accorgimenti per osservarle (ricordate, MAI osservare il sole direttamente con strumenti ottici!) avendo a disposizione anche e solo un piccolo telescopio.

Orari di alba e tramonto del Sole, riferiti al primo giorno della settimana, Lunedì 14, anche per gli estremi orientali ed occidentali d’Italia:

Luogo
sorge alle
tramonta alle
Ancona
05:37
20:47
Aosta
05:54
21:18
Bari
05:32
20:25
Bologna
05:42
20:58
Cagliari
06:08
20:50
Campobasso
05:39
20:35
Firenze
05:45
20:56
Genova
05:52
21:07
L’Aquila
05:41
20:42
Milano
05:47
21:10
Napoli
05:42
20:34
Palermo
05:55
20:31
Perugia
05:43
20:49
Potenza
05:37
20:27
Reggio Calabria
05:47
20:23
Roma
05:48
20:45
Torino
05:55
21:15
Trento
05:37
21:04
Trieste
05:28
20:52
Venezia
05:35
20:57
Capo d’Otranto
05:29
20:22
Bardonecchia
05:56
21:17

Sulla superficie solare non sono presenti gruppi di macchie rilevanti. Nell’immagine allegata (Copyright SDO – NASA) possiamo vedere chiaramente una fotosfera, la porzione visibile della superficie del Sole, calma e ‘piatta’, sotto un certo punto di vista. Eccetto per l’enorme AR 2109 delle dimensioni di circa due volte il nostro pianeta!
Per osservarle lo stretto necessario di cui avrete bisogno sarà un piccolo telescopio. Ricordate SEMPRE di non puntare MAI il Sole direttamente con gli occhi! Raccomandato questo, posizionate il telescopio, se riuscite, in modo che l’oculare proietti una immagine su un muro bianco, oppure potete costruire un piccolo schermo di proiezione con un foglio da disegno e una piccola tavola di legno. Una volta centrato il Sole, con un po’ di pazienza visto che NON si può guardare nell’oculare, e messo a fuoco, vedrete chiaramente le macchie stagliarsi sulla superficie del vostro schermo di proiezione.


Per quanto riguarda il nostro satellite naturale invece, abbiamo avuto la fase di Luna Piena il giorno 12 Luglio, alle 13:26 e avremo la fase di Primo Quarto il giorno 19 Luglio, alle ore 04:14. In questa settimana, passeremo da una illuminazione del 96% circa, ad una pari al 40% circa. Il profondo cielo (deep sky) torna osservabile per poche ore dopo il tramonto all’inizio della settimana, e per qualche tempo in più verso la sua conclusione. Consigliata comunque l’osservazione di Marte e Saturno dalle 21 in poi, e di Venere e Mercurio nel cielo che precede l’alba. Ma ovviamente, la Luna sarà un ulteriore oggetto celeste da apprezzare, con la fase che cambia di giorno in giorno mostrando dettagli sempre nuovi.

Orari di alba e tramonto per la Luna, presi giorno per giorno per le medie latitudini Italiane:

Lunedì 14
sorge alle 22:02
tramonta alle 08:13
Martedì 15
sorge alle 22:40
tramonta alle 09:28
Mercoledì 16
sorge alle 23:15
tramonta alle 10:41
Giovedì 17
sorge alle 23:49
tramonta alle 11:51
Venerdì 18
sorge alle 00:12(+1)
tramonta alle 12:59
Sabato 19
sorge alle 00:23
tramonta alle 14:05
Domenica 20
sorge alle 00:59
tramonta alle 15:07
(Nota: +1, se indicato, vuol dire che la Luna sorgerà/tramonterà dopo la mezzanotte del giorno successivo)
-Le effemeridi sono prese da varie fonti fonti internet-

G. Petricca

sabato 12 luglio 2014

Una congiunzione... colorata, nel weekend!

Durante questo weekend, e anche nei primi giorni della prossima settimana potremo osservare una stretta congiunzione tra due oggetti celesti... colorati!
Si parla del pianeta rossoMarte che sarà vicino alla stella azzurra Spica, la principale della costellazione della Vergine. Nell'immagine sotto vediamo come rintracciare la coppia nella costellazione nominata poco fa, per un orario centrato intorno alle 22:30.
(©Stellarium)

La direzione nella quale osservare è diretta verso Sud Ovest, e anche se la Luna Piena di oggi potrebbe disturbare l'osservazione in se, la differenza nel colore di questi due oggetti, così marcata, sarà sempre visibile ad occhio nudo!

Anche se la giornata odierna sarà nuvolosa, oppure non riuscirete ad osservarlo per qualche ragione, non preoccupatevi. Come detto la congiunzione sarà visibile, anche se cambierà nell'aspetto data la differente posizione del pianeta rosso, per i prossimi giorni, fino ai primi della settimana che inizierà dopodomani. Avete tutto il tempo per poterla apprezzare, specialmente per i suoi colori cangianti quando si passa da un oggetto celeste all'altro. E anche le distanze sono decisamente differenti.

(©Stellarium)

Ricordate, giusto per dare qualche cifra e quindi qualche termine di paragone, stiamo osservando Marte, il nostro 'vicino' compagno planetario nel Sistema Solare, che sarà ad una distanza di 1.06 UA (o circa 159.3 milioni di Km) a 8.9 minuti luce da noi. Spica, invece, anche se ci sembra, dal nostro punto di vista, molto vicina al pianeta, è lontana ben 250 anni luce! O l'enorme cifra di 2.37*10^15 Km!

Insomma, un incontro tra il vicinissimo ed il lontanissimo, dalla nostra prospettiva! Ed un'altra delle cose che possono stupire, osservando il 'solito, classico' cielo notturno.

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

giovedì 10 luglio 2014

Il 2014 avrà tre SuperLune?!

Partiamo con una precisazione tecnica. Il termine 'superluna' è stato coniato da un astrologo, Richard Nolle circa un trentennio fa, e non è quello ufficiale astronomico. Come è ormai 'moda' o 'costume', si tende a generare parole che possano catturare immediatamente l'attenzione, e che però non rispecchino poi nella realtà quello che ci si potrebbe aspettare.

La SuperLuna -o SuperMoon in inglese- sta ad indicare il momento in cui possiamo osservare la Luna nella sua fase di Piena (o di Nuova, anche se in questo caso non possiamo certamente apprezzarla visto che è completamente non illuminata) quando questa è vicina al perigeo, ovvero al punto della sua orbita più prossimo al nostro pianeta. Questa distanza ridotta rispetto alla media, fa apparire la Luna un po' più grande del normale. Ma non così grande come si potrebbe leggere sulla rete (alcuni addirittura parlano di dimensioni maggiori del 30%! Un valore assurdo!).


Qui sopra potete vedere un'immagine di paragone, realizzata con due miei scatti, tra una Luna al perigeo (prima foto) e Luna all'apogeo (seconda). Come potete osservare la differenza è si percettibile, ma non è così marcata come si potrebbe pensare. Normalmente c'è una variazione dell'ordine del 10-14% tra i due momenti, e circa il 6% con una Luna Piena (o Nuova) a distanza media dal nostro pianeta!

So che scrivendo queste cose potrei distruggere un po' della 'magia' che si crea intorno a questi fenomeni, però personalmente ritengo che una corretta informazione scientifica sia la base con cui affrontare discorsi astronomici. Poi, comunque, sono il primo ad emozionarsi quando un evento che riguarda questa materia ci meraviglia e stupisce.

Tornando in tema, e perdonandomi la piccola digressione, quest'anno avremo la possibilità di osservare per tre mesi di fila la Luna Piena al perigeo. Ecco i dati per Luglio, Agosto e Settembre:

13 Luglio - 10:28 CEST - 358285 km / +21 ore dal perigeo
10 Agosto - 19:44 CEST - 356896 km / a meno di un'ora dal perigeo
8 Settembre - 5:30 CEST - 358387 km / -22 ore dal perigeo

A voler fare i pignoli, la vera 'SuperLuna' sarà quella di Agosto, visti i dettagli a nostra disposizione, ma anche le altre tre rientrano nella categoria. Quindi sarà un'annata (come anche quelle del 2015) dove avremo questa possibilità, e quindi val la pena di sfruttarla.

Mi chiederete però: "Ma io, quando guardo la Luna Piena sorgere all'orizzonte, ho l'impressione che sia davvero enorme! Perchè, se alla fine la sua distanza dalla Terra rimane praticamente la stessa nell'arco di una notte?" Questa immagine può rispondere alla domanda:


Queste tre immagini sono state scattate lo scorso anno, come si può leggere, e dimostrano che la nostra Luna ha sempre la stessa dimensione. I tre momenti sono presi al sorgere, al transito per la massima elevazione nel cielo notturno e al tramonto.
Quindi, cosa fa apparire la Luna più grande alla nostra vista? Semplicemente si tratta di una illusione ottica, che viene spiegata benissimo in questa pagina di Wikipedia. Ma che certamente non toglie nulla allo spettacolo che si può osservare di persona!

Buone osservazioni a tutti quindi!
G. Petricca

venerdì 4 luglio 2014

Plutone all'opposizione più vicina dei prossimi 200 anni!

Parliamo dell'oggetto più distante del Sistema Solare prima della scoperta dei corpi rocciosi della Fascia di Kuiper, Plutone. Questo pianeta nano, dopo la sua declassificazione da pianeta il 24 Agosto 2006 a cura dell'Unione Astronomica Internazionale, è stato scoperto nel 1930 dall'astronomo americano Clyde Tombaugh. Plutone è il secondo pianeta nano più massiccio del Sistema Solare, dopo Eris, un altro oggetto dello spazio transnettuniano.

Proveremo in questo articolo a descrivere come rintracciarlo, ma partite un po' prevenuti, dato che vista la sua magnitudine davvero bassa, sarà molto molto difficile. La fatica però vale il risultato, perchè potrete fregiarvi del titolo di aver visto con i vostri occhi l'ultimo oggetto rintracciabile del Sistema Solare! Tutti gli altri oltre la sua orbita sono alla portata esclusiva di attrezzature professionali.


Nell'immagine qui sopra (©Stellarium) potete vedere il piccolo corpo celeste che è prossimo all'ammasso aperto NGC 6716 -sulla sinistra- di magnitudine +6.9, quindi facilmente riconoscibile nel campo di osservazione di un telescopio! Ma la domanda è: con quali telescopi possiamo provare ad osservarlo? Purtroppo, quelli più piccoli sono esclusi, così come i binocoli. Il consiglio è di avere un telescopio con uno specchio di almeno 20cm di diametro, meglio se più grande, ovviamente.

Plutone avrà una magnitudine vicina al valore di +14, quindi davvero davvero debolissimo. Un altro mio consiglio è quello di prendere questa mappa stellare per potervi orientare nel campo visivo del vostro oculare. C'è anche questa, già invertita per chi osserva con un telescopio newtoniano.

Per individuarlo, potete anche usare qualche 'trucco'. Ovvero sappiamo che il pianeta nano passerà a poca distanza dalla stella doppia di settima magnitudine BB Sagittarii il 7 Luglio, e anche dalla stella di quinta magnitudine 25 Sagittarii il 21 Luglio. Quindi, non 'correte' perchè volete osservarlo proprio all'opposizione, anche se non riuscite ad organizzare avrete tutto il tempo che volete.


Le due mappe qui sopra mostrano più a largo campo la zona dove possiamo trovare Plutone. E' nella costellazione del Sagittario, nella sua porzione nordoccidentale. Quindi l'ordine esatto per utilizzare queste tre carte che sono state postate è la seconda, la prima e la terza.

Come detto, sarà molto difficile da rintracciare, serviranno cieli tersi e bui, lontano il più possibile dalle luci cittadine. Vista la sua elevazione nel cielo medio/bassa (circa 25° al transito) posizionarsi in luoghi elevati potrà dare sicuramente una mano aggiuntiva.

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

mercoledì 2 luglio 2014

Tre Congiunzioni in tre giorni!

Come da titolo, dal 5 al 7 Luglio compresi avremo a che fare con tre congiunzioni nel cielo serale e notturno. Due riguarderanno la Luna e dei pianeti (nel particolare Marte e Saturno) mentre un'altra sarà tra due pianeti minori del nostro Sistema Solare, Cerere e Vesta. Insomma, una settimana piena!

La prima sarà quella tra Cerere e Vesta, il 5 Luglio, dove i due oggetti saranno a circa 10 primi d'arco l'uno dall'altro, dalla nostra prospettiva di osservazione! Una congiunzione del genere tra i due avverrà nuovamente solo nel 2081(!) quindi meglio approfittarne. Purtroppo, non saranno visibili ad occhio nudo, date le loro ridotte dimensioni e la conseguente bassa luminosità nel cielo, ma saranno facilmente rintracciabili anche con un semplice binocolo, sotto cieli bui.

Nella mappa qui sopra (©Stellarium) ho riprodotto la situazione che si potrà vedere nella tarda serata del 5. La congiunzione avverrà nella costellazione della Vergine. Come punto di riferimento prendete il pianeta Marte, o la stella Spica (uno rossiccio e l'altra azzurrina) e salite in verticale fino ad incontrare la stella zeta Virginis. Poco sotto questa, come vedete dalla carta stellare, ecco i due puntini di Cerere e Vesta, rispettivamente di magnitudine +7.1 e +8.4.

martedì 1 luglio 2014

Passaggi ISS & Tiangong-1 - Luglio 2014

Appuntamento mensile con la rubrica che si occuperà di descrivere e fornire informazioni riguardo i passaggi visibili più importanti di due tra le più grandi opere ingegneristiche dell'uomo!

Sto parlando della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), è una stazione spaziale dedicata alla ricerca scientifica che si trova in orbita terrestre bassa, gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie spaziali. Viene mantenuta ad un'orbita compresa tra i 278 km e i 460 km di altitudine e viaggia a una velocità media di 27 743,8 km/h, completando 15,7 orbite al giorno, in poco più di 90 minuti ad orbita. È abitata continuativamente dal 2 novembre 2000; l'equipaggio, da allora, è stato sostituito più volte, variando da due a sei astronauti o cosmonauti.


La Tiangong-1 invece, è la prima Stazione Spaziale Cinese. La messa in orbita originariamente pianificata per la fine del 2010, è stata successivamente posticipata al 2011. Pensata e costruita come laboratorio-test per esperimenti e docking delle varie navette Shenzhou che la visiteranno nel corso dei due anni di vita programmata, essa fa parte del ben più ampio Progetto 921-2 che vuole vedere la Cina avere nello spazio una stazione orbitante da 20 tonnellate (su modello della vecchia Mir Russa) entro il 2022 e in Tiangong un modulo di rifornimento.
 

Qui di seguito quindi, trovate il file PDF con tutte le informazioni necessarie! Tutti i passaggi da magnitudine -1.0 in giù per la ISS e i più luminosi per la Tiangong-1 sul nostro paese. Potete scaricarlo e tenerlo sul vostro pc, o stamparlo per averlo sempre a portata di mano. La formattazione è stata pensata anche per i cellulari e tablet, in modo da raggiungere la diffusione e comodità di utilizzo più alta possibile.

http://www.mediafire.com/view/6lwbxxfj551ecla/Passaggi_ISS_Luglio_2014.pdf

Qui di seguito invece, trovate le immagini per ogni singola pagina, se non volete scaricare il file ed usare questo articolo come referenza. Quando possibile, ci saranno avvisi anche sul canale Twitter @AstroPratica (che potete trovare e 'followare' sulla destra della pagina) con messaggi dedicati.